I suoi occhi lucidi e neri, incastonati come pietre in un viso dalla
scura pelle algerina, si perdevano nell’immensa vastità delle tenui e
impalpabili dune.
Scrutavano
attenti e saggi l’orizzonte, finché infine la videro: dopo lunghi giorni di
viaggio, l’uomo arrivò finalmente ad Al-Mani’a, bisognoso di un ristoro. Le
dita invisibili di un torrido vento muovevano la sua taguelmoust
distrattamente, mentre il silenzioso Tuareg si avvicinava sempre di più
alla sua oasi. Poteva sentire il bollore della sabbia sotto i suoi sandali
ormai consumati, la fatica pervadere le sue membra.
Si accostò
ad un’altissima palma e lì legò il suo cammello, compagno di tanto peregrinare.
Portò un braccio alla fronte, per asciugarsi il sudore: mentre passava la
lingua sulla bocca, capì che le sue labbra secche avevano bisogno di essere al
più presto reidratate. La sete era tanta, ma la stanchezza vinse su tutto:
chiuse gli occhi, all’ombra dell’albero,
per riposarsi un po’. Non passò però molto tempo prima che qualcuno, con
le sue grida, lo svegliasse: un ragazzino, con una grossa giara piena d’acqua,
gli si avvicinò correndo dal fondo di una vecchia casa con la porta dipinta di
rosso.
<Argaz!> gridò ripetutamente <Kel
tamahaq!>
Il Tuareg si alzò e lo salutò, inchinandosi,
quando gli fu abbastanza vicino da poterlo sentire distintamente: <Azul,
mio piccolo amico>.
<Porto acqua, acqua.. aman! Vuoi?>
sospirò affannato <Se tu mi dai qualcosa io ti do l’acqua che cerchi>
L’uomo sorrise e si voltò ancora assonnato
verso le bisacce legate al suo fedele animale.
<Fammi un po’ vedere, piccolo mercante>
disse, rovistando distrattamente per qualche istante.
Poi, ne estrasse qualcosa.
<Che ne dici di questo bellissimo vasetto? E’ di
valore sai?> propose sbadigliando.
Il ragazzino lo prese tra le mani, lo osservò e
poi scosse la testa, restituendoglielo: <E’ vuoto, Kel tamahaq. Io che me
ne faccio? Come puoi dire che questo abbia valore?>
Il Tuareg si avvicinò al ragazzo e lo guardò
dritto negli occhi: <Credi anche tu, come tutti, che non abbia valore?
Invece ne ha, almeno per un pover’uomo come me.>
<Ma non vedi che è anche vecchio? Cosa lo
tieni a fare? Non lo vorrà mai nessuno!> protestò il ragazzo
stringendosi nelle spalle, deluso dallo scambio proposto.
<Lo tengo perché è importante: mi ha
insegnato qualcosa di prezioso, che volevo condividere con te. Ma se non lo
vuoi…>
Il Tuareg fece per mettere via il vasetto, ma
il giovane incuriosito lo fermò: <Cosa ti avrebbe insegnato, Kel tamahaq?>
<Mi ha ricordato che non sono una delle
tante giare vuote che popolano la terra> disse <Vedi, tante
persone lo divengono, perché si convincono di esserlo. Essere vuoti è più
semplice, non da pensieri. Rende leggeri.>
L’uomo guardò la mano del giovane, stretta attorno
al suo contenitore d’acqua, e continuò: <Essere un vaso e trattenere dell’acqua
fresca comporta delle responsabilità, che molti non vogliono avere: è
necessario stare attenti, perché il sole non la prosciughi o perché la pioggia non la faccia trasbordare.
Comporta la capacità di sapersi muovere su terreni incerti rischiando di
versarla o di perderne gocce preziose. Sarebbe tanto facile rovesciarla, non
pensarci più e procedere come tutti i vasi privi di peso. Ma vedo che a te
importa molto conservarla. E non parlo solo di quella che hai nel tuo vaso: per
te è merce preziosa e sai quanto conta, per chi vive nel deserto. Potrebbe
capitarti di non volerla contenere, potresti convincerti persino di non essere
mai stato pieno di nulla, preso da un impeto di stanchezza e calore
insopportabile. Ma ti prenderesti soltanto in giro. Non devi mai offendere la
vita, devi valorizzarti: con tutto ciò che questo comporta. Una giara piena
d’acqua fresca si rende conto soltanto cadendo… di ciò che ha lasciato che venisse
irrimediabilmente versato.>
Si fermò un istante e poi, sfinito, riprese:
<Ora ti prego, dimmi cosa desideri, ma dammi da bere: sono molto
assetato.>
Il ragazzino lo guardò intensamente: <Vorrei
avere la tua piccola e vecchia
giara, ma non me la sento di portartela via>
disse. Poi porse all’uomo il vaso
dell’acqua: <Non c’è null’altro che potrei volere, adesso. Sei stato
generoso. Prendi, Kel tamahaq: dissetati, fino a che ne vorrai, signore del
deserto>.
Il fresco sorbetto di Kel Tamahaq
1 kg ca. di melone giallo (polpa bianca)
200 ml di prosecco
1 cucchiaio abbondante di miele di Ailanto (La casa del miele)
6/7 cime fresche di timo arancio
200 ml di acqua
90 gr di zucchero semolato
succo di limone q.b.
In un pentolino fate sciogliere lo zucchero nell'acqua. Tagliate a pezzetti il melone dopo averlo ben pulito e irroratelo con succo di limone. Frullate il tutto insieme all'acqua zuccherata aggiungendo il timo arancio, il prosecco e il miele. Una volta che il composto sarà ben amalgamato, trasferite nella gelatiera (se l'avete) oppure seguite il solito procedimento (che ho usato anche io): mettere il sorbetto in un contenitore nel freezer e avere cura di rigirarlo ogni ora per 4/5 volte! Dovrebbe proprio cacciare la sete... parola di Tuareg!
...magari tra qualche giorno metterò anche qualche fotografia del mio breve viaggio. Sebbene abbia piovuto abbastanza (poteva essere altrimenti?!) molti sono stati i luoghi che mi hanno riempito il cuore, come ogni anno. Condividerò volentieri con voi, se vorrete, quanto ho potuto ascoltare con l'anima.
Sono ancora in fase di assestamento, ma.. tra un paio di giorni tornerò subitissimo a postare a pieno regime! :)
Un abbraccio e felice week end!
Che bel racconto!!!! quanto mi piacciono i tuoi post Ely te l'ho già detto??? Ottimo il sorbetto.. ho bisogno di dissetarmi anche io.. smack e buon w.e. .-)
RispondiEliminaChe tenera sei. :) Grazie di cuore! Prendine un po' cara Claudia, te lo servo volentieri! Con un augurio per un fine settimana bellissimo!
EliminaMi sento tanto una giara vuota ma tutt'altro che leggera! Sarei più leggera se fossi piena ne sono sicura! Uso pochissimo il melone a polpa bianca, lo associo non so perchè all'inverno e d'inverno non lo compro perchè mi sembra fuori stagione. Quando si dice essere coerenti! Dev'essere davvero buono quel sorbetto :) Un bacione grande tesoro, buon we
RispondiEliminaBisogna distinguere cosa si intende per 'leggerezza', Fede cara. La leggerezza di una giara vuota è la superficialità, non certo la spensieratezza! :) La spensieratezza di una giara piena è ovvia, un trofeo dopo aver lottato per conservare il proprio contenuto nonostante le difficoltà: ed è una leggerezza positiva. :) Ciò che tu provi non è 'vuoto', perchè superficiale non lo sei.. bensì tristezza e confusione. Quando sono partita mi sentivo come te: tutt'ora mi sento come te. Ma dopo aver parlato ai girasoli, ho capito molto: spetta a me, solo a me, la decisione di cosa fare del mio malessere. Ne parlerò, intanto ti abbraccio e ti dico: forza! Forza cara! Non è mai facile e ci sto passando... e oggi sai che devi fare? Esci e prenditi un bel melone bianco, goditelo tutto e dimentica l'inverno! :) Buon fine settimana a te, un bacione!
EliminaFresco e buono! ottima idea per il we caldo... ciao!
RispondiEliminaGrazie! Spero lo proverai! :) Un abbraccione!
Eliminasicuramente dissentante! mi sembra ottimo! Non vedo l'ora di leggere del tuo viaggio. Ti ho messa tra i miei blog preferiti sulla mia pagina, quindi tengo d'occhio gli aggiornamenti!:-) a presto
RispondiEliminaGrazie Maria Luisa! Faccio lo stesso perchè anche il tuo spazio è proprio piacevole da visitare! A prestissimo! E buon fine settimana :)
EliminaTi ho scoperta da poco ma non ti lascio più!!!! Adoro ciò che scrivi , lo leggo avidamente e poi rifletto.... Anche io sono ancora una giara vuota ma vorrei essere di più ...
RispondiEliminaCara il tuo sorbetto e' una cascata di freschezza e profumi:)
Un abbraccio grande
E' un vero piacere per me averti qui, Ombretta! E sapere che ci vieni volentieri è una gioia. Io sono convinta che tu sia già una giara piena e forse non te ne accorgi ancora: hai grandi potenzialità per essere tutto ciò che desideri. Non lasciare che niente al mondo ti scoraggi, il tuo è un contenuto troppo prezioso per essere versato! :)
EliminaUn abbraccio grande anche a te, carissima!
Sono sempre carinissime le tue storie Ely! E questo sorbetto?! Freschissimo e da provare! :)
RispondiEliminaBuona giornata!
Baci
Ti ringrazio, Nelly! Spero davvero che te lo gusterai con soddisfazione, cara! Buon venerdì a te! :)
EliminaBentornata piccola grande, dolcissima Ely, è stato un vero peccato non esserci potute incontrare... e mi dispiace che la mia terra ti abbia riservato tutta quell'acqua, ma invece devo dirti grazie di averla portata, darà bere alle piante, alle radici degli alberi, alla terra riarsa dal sole così come è stato dato da bere al tuareg. Così come avrei bisogno di rinfrescarmi l'animo con il tuo sorbetto e sentirmi, ogni tanto, più leggera.
RispondiEliminaTi stringo, eri così vicina a me che ho potuto sentire il tuo abbraccio in questi giorni.
Quell'abbraccio c'era tutto cara Celeste.. :) E lo tengo qui per te, perchè sono certa che prestissimo rimedieremo! Vieni, dolcissima, siedi qui accanto a me che ne prendiamo un po' insieme, guardiamo il cielo sereno e spicchiamo un grande volo! Se ci piacerà volare non scenderemo più! Ti mando un bacione enorme, a te e a Nebbia. :)
EliminaAlla parola di tuareg non possiamo che crederci in pieno! Cara Ely, ci sei mancata un po' in questi giorni ma con un ritorno così, hai colmato ogni vuoto :)
RispondiEliminaBellissima questa storia grazie al quale il sorbetto ha assunto ancora piu gusto !
Ora sono curiosa di leggere qualche tuo racconto del viaggetto ^^
Un abbraccio carissimo
Vaty
Grazie, carissima! :) Davvero.. e spero presto di poter raccontare le piccole grandi storie che il cielo e il vento mi hanno raccontato! Intanto sappi che ricambio l'abbraccione!
Eliminacara Ely, davvero le tue parole sanno portare così lontano, ma è solo un'illsione per ché questo "lontano" è invee vicinissimo, è all'interno invece che laggiù dove sembra. Hai un grande dono... il saper dissetare, e intendo non solo con questo magnifico sorbetto
RispondiEliminaun abbraccio :)
Sei troppo buona, Cinzia. E' che forse, dentro di noi, ogni luogo è vicino o lontano... ma abbiamo la facoltà di viaggiare alla velocità della luce nel nostro personale universo. Spesso si cercano risposte che sono già dentro di noi, in fondo. Un bacione grande e un abbraccio forte a te, cara. :)
EliminaChe bel modo hai di raccontare le tue storie...e di presentare le tue ricette! Complimenti!
RispondiEliminaciao lieta
Grazie Lieta. Un felicissimo fine settimana, tutto per te :)
EliminaUna bella storia e una ricetta anti caldo... cosa volere di più?!
RispondiElimina... aspettiamo le fotografie del viaggio!
Ti ringrazio, ne metterò qualcuna al più presto! :) Un bacio grande grande! :)
EliminaHai un dono speciale per scrivere, raccontare e far riflettere
RispondiEliminaAspetto di vedere le foto del tuo viaggio...
A presto, Claudette
Sei gentile, Claudette. Non so se è un dono come dici, non mi sono mai sentita speciale sai? Forse solo 'diversa'. Ma non sai la gioia che mi da il poter condividere un po' del mio cuore con un sorriso: perchè so cosa significa quando questo manca :) A presto e ti lascio un abbraccio sincero :)
EliminaCara Ely, bentornata! :) Che bello questo racconto, bello come tutti quelli che pubblichi e che mi fanno riflettere e mi arricchiscono tanto, grazie :) Aspetto le foto del tuo viaggio! :) Questo sorbetto deve essere veramente buono, io adoro il melone a polpa bianca, ne mangerei quintali eheheheh :D quindi segno subito la ricetta e la salvo nei preferiti! Bravissima! :) Ti abbraccio forte forte e ti auguro uno splendido fine settimana, un bacione! :)
RispondiEliminaSegna, stella Vale! E fammi sapere se ti piace! :D Io prendevo sempre quello a polpa arancione e poi.. per caso ho assaggiato quello bianco in una macedonia: non pensavo fosse così fresco! Ti ringrazio tanto e ricambio il tuo abbraccione: buon fine settimana a te, carissima, di cuore! :)
EliminaCiao, non vedo l'ora di vedere come saprai ben raccontarci il tuo viaggio in Toscana!!! E sì hai proprio il dono di saper ben scrivere, non solo belle parole, ma riesci a trasmettere sentimento e forti sensazioni....
RispondiEliminaNon ho mai preso il melone giallo, ma lo proverò, mi hai messo curiosità e poi sicuramente proverò questo invitante e fresco sorbetto!!!
Baci e buon we
Ah, Lauretta! Se mi ci fai una granita buona come quella di oggi... direi che te ne regalo io quattro o cinque! :) Era davvero un inno al sapore estivo e zuccherino dell'anguria! Tanti bacioni a te, per un fine settimana splendido! :)
EliminaBentornata cara Ely!!!! grazie per averci portatoun bel sorbetto fresco e come sempre un bel racconto.
RispondiEliminaAspetto di vedere le foto di quei posti incantevoli che avrai visitato
Baci e buon w.e.
Grazie, dolce Ondina! Farò prima che posso! Intanto un bacione grossissimo per un weekend meraviglioso! :)
EliminaCiao carissima Ely!!!! Ritemprante e terapeutica lettura!!!!!!!!! :)
RispondiElimina..mi ci voleva proprio!!!!
Elegantissimo il tuo sorbetto, veramente una bella e fresca idea!!!!
Un bacione grande e felicissimo fine settimana!!!!
Un felicissimo fine settimana a te, carissima Lory! Un augurio perchè sia pieno di luce e di bei momenti con chi ami! :) Ti abbraccio forte forte! :)
Eliminalook so tasty . really appealing in my country that's really hot :D
RispondiEliminaTry it, my friend! :) Have a nice day! :D Kisses!
EliminaCiao Cara..tu torni..io vado..e porto con me questo tuo bel racconto che aiuta
RispondiEliminaa riflettere come sempre!!
ottimo e fresco sorbetto!!
un abbraccio!!
Enza! Buone vacanze, carissima! Rilassati e riposati.. così di ritorno ci delizierai ancora con i tuoi bei piattini! Ti abbraccio forte forte!! :D
EliminaCome sempre è un gran piacere leggere l'incipit si ogni post...ogni volta una bella sorpresa come questo sorbetto davvero particolare!!
RispondiEliminaAppena vedo un melone giallo tento di farlo!!
Un bacione
Sarebbe un piacere per me se lo facessi, dolce Grazia! :) Ti mando un bacione pieno di bene! :)
Eliminaottimo il sorbetto per un post pranzo e cena !!
RispondiEliminaGrazie Saretta! Anche se qui non fa caldissimo adesso (c'è un temporale indicibile!).. un sorbetto è sempre gradito! Baci!
EliminaUltimamente preparo spesso i sorbetti per il loro potere dissetante che appaga e soddisfa in leggerezza :D
RispondiEliminaCome ti do ragione! E' un modo per dissetarsi regalandosi un tocco di più di gusto! :D Un bacione e serena notte, Milena! :)
EliminaLa saggezza dei popoli del deserto è preziosa...e il sorbetto sembra proprio fresco e dissetante!
RispondiEliminaBravissima Ely, riesci a pensare e a rappresentare tante realtà diverse!
Sono curiosa di vedere qualche foto della Toscana!
Un bacione!
Ne vedrai presto, cara Gre! :D Un bacione e una domenica meravigliosa! :)
EliminaMhhhh infinita freschezza da bere!
RispondiEliminaServiti pure, cara Francesca! :) Un bacio grande! :)
Elimina