Lentamente la notte stava per
scomparire e i primi bagliori di luce apparvero all'orizzonte.
Il sottobosco, umido di rugiada, emanava un dolce sentore di legno e vaniglia; piccole gocce
di cristallo si allungavano sulle foglie di ampi cespugli di lampone, luccicando
preziose e umili come gli occhi di un angelo. Alderico osservò a lungo il viso
pallido di Giselda, illuminato da un caldo riverbero dai toni dorati e pesca:
la sua pelle, così liscia e fresca, rifletteva quei bagliori quasi fosse plasmata
di madreperla. I lunghi capelli scuri, coi quali l’aria mattutina giocava
delicatamente, ricadevano sulle sue spalle morbidi come nuvole e nascondevano
in gran parte l’abito chiaro che indossava. L’uomo la vide portare alle labbra
qualche succoso lampone maturo e qualche violaceo mirtillo appena colto dai
cespugli che li circondavano, mentre pensierosa fissava l’orizzonte davanti a
se; ne gustò silenziosamente qualcuno, poi si voltò e lo investì del suo sguardo chiaro e lucente, cristallino come il ghiaccio.
Alderico le
sorrise con tenerezza, allungando il suo mantello per coprirla e stringerla forte
a se: la ragazza allora sospirò e socchiuse gli occhi, cullata dal ritmico
respiro del suo petto e dai sereni battiti del suo cuore.
<Partirai nuovamente, non è così?> sussurrò la donna con un filo
di voce.
Alderico esitò e dopo qualche
istante annuì.
<Un cavaliere deve servire il
suo re, anche se questo comporta la rinuncia momentanea della sua intima felicità>
disse pacato, incontrando le iridi lucide della fanciulla. Giselda allungò la
mano e scostò i suoi incolti capelli chiari, per poi accarezzare la ruvida
barba sulla guancia dell’uomo.
<Che senso ha amare in modo
così grande, se poi la vita ostacola come può la tua gioia?> disse la
giovane, affranta e delusa dai giochi di un crudele destino <Che senso ha permettere ad un amore tanto
grande di esistere, se il fato vuole che un legame pienamente sereno si riveli
impossibile?>
<Non credere mai che l’amore sia impossibile> le disse Alderico
con voce profonda <Vedi, si narra che
secoli fa il cielo fu affidato ad una coppia di sovrani molto innamorati. Non
v’era buio, né luce. Non v’era percezione del giorno né della notte. La volta
celeste non conosceva lo scorrere del tempo e tutto era sospeso in un eterno
bagliore d’amore: non v’era invidia, cattiveria né ipocrisia; v’era solo
volontà di perdersi in un sentimento puro e forte come le montagne, tra un
battito e l’altro dell’anima. Ma presto quest’armonia fu turbata da un potente
stregone, che non poteva tollerare la felicità altrui non avendola mai avuta
per se stesso. Dopo tanto tramare decise così di distruggere definitivamente la
gioia del re e della regina, lanciando un temibile sortilegio che li separò per
sempre: irridendo lo stesso destino trasformò il re in un grande sole,
affidandogli il regno del giorno; poi, allo stesso modo, tramutò la regina
nella lucente luna, consegnando ad essa il regno della notte. I due amanti
dapprima si disperarono, poiché nessuno dei due sapeva vivere lontano dall'altro; nessuno dei due avrebbe sopportato la perpetuità e l’incessante
scorrere del tempo senza godere più del sorriso e del conforto l’uno dell’altra.
Eppure un amore così vero e grande non avrebbe potuto morire mai, nemmeno se
sfidato dalla malvagità o dall'invidia di un cuore duro e sterile: il sole e la
luna decisero che si sarebbero per sempre amati, a qualsiasi costo. Decisero
che avrebbero persino rubato degli istanti al ciclico passare della luce e
del buio, se necessario: trovarono dunque il modo di incontrarsi segretamente
laddove il re dipingeva di luce l’orizzonte e laddove la regina iniziava a
tessere il buio con le argentee stelle. E il loro sconfinato legame sopravvisse così all'eternità, nell'alba e
nel tramonto, quando le gote della volta celeste avvampano tuttora d’ardore e
di rossore dinanzi a quel sentimento così autentico e puro. Sono quelle le ore
d’amore del cielo, mia adorata Giselda>
Alderico passò dolcemente le dita
in una ciocca dei suoi lucidi capelli corvini e, sistemandola dietro ad un orecchio,
glie la fissò con un bocciolo di rosa selvatica, fresco di rugiada. Baciò la
sua fronte, chiedendo fortemente al cuore di resistere a quell'imminente ed
ennesimo distacco; cercò con tutto se stesso di imprimere nella mente il
delicato profumo della pelle di Giselda, che contrastava con l’odore acre e
pungente della sua cotta d’arme in cuoio, per portarlo sempre con se. Chiuse
gli occhi e la strinse ancora più forte, cercando di nascondere alla giovane la
sua inevitabile commozione.
<Giselda> le sussurrò <Finché
esisteranno un alba e un tramonto non vi sarà mai un amore impossibile: se un
sentimento è realmente puro troverà comunque modo di vivere ed esistere,
persino contro il destino stesso e contro la malvagità di chi l’ostacola.
Finché crederai in questo, amare sarà una forza indistruttibile in grado di
riportarmi sempre da te, a qualunque costo>
Fu dunque così che il sole salutò
quel mattino la sua adorata luna, dopo una buia e lunga notte passata ad
accendere astri nel cielo: illuminò ancora una volta il mondo, amando la sua
sposa nell'eternità dell’ennesima alba e benedicendo con aurea luce l’abbraccio
del cavaliere e della sua giovane dama.
Nessun sentimento vero può
smettere di esistere solo perché il destino o il fato pare essere avverso. Quando
sia ama davvero, con verità e volontà, l’amore riesce a sbocciare sempre come
un fiore che attende sotto una coltre di neve: costi quel che costi, stagione
dopo stagione, esisteranno sempre un’alba o un tramonto in grado di rendergli
infine giustizia. E’ necessario crederci, è indispensabile farlo con lealtà e
onestà: solo così la vita vedrà quanto un desiderio può essere nobile, non
dimenticando di accontentare coloro che ne faranno un baluardo.
Promettere amore è senza dubbio
una grande responsabilità, un impegno che non può conoscere falsità o egoismo;
è qualcosa che non può cedere di fronte alle tempeste, nei momenti più
difficili, altrimenti non ha diritto di portare il suo nome. E’ qualcosa che
vive nonostante le spine, nonostante il dolore, nonostante l’inverno; solo
lottando per ciò che vogliamo investiremo d’amore e ne saremo investiti.
Possa questa dolce promessa
giungere al cuore di ciascuno di voi, illuminandolo con tutto il bene sincero
che vorrei fosse per sempre vostro: un affetto che esiste con lealtà, con
calore, con semplicità. Perché credo che condividere amore sia la cosa più
bella e rende di certo questo mondo un luogo migliore, un luogo dove è ancora
possibile trovare qualcuno che crede nei sogni e vuole combattere per renderli
reali.
Promessa d’amore al liquore di cioccolato bianco e lamponi, mirtilli e succo di rosa canina
200 ml di succo biologico di rosa
canina e mirtilli (Achillea)
70 ml di liquore al cioccolato
bianco e lamponi (Bottega)
1 cucchiaio di sciroppo d’agave (Baule Volante)
Lamponi freschi q.b.
Riempite d’acqua uno stampo per
ghiaccio con forme di cuoricini, inserendo in ognuno di essi un piccolo lampone.
Far rapprendere in congelatore.
Mettere in uno shaker da cocktail
il succo di rosa canina e mirtillo con il liquore al cioccolato bianco e
lamponi, assicurandovi che siano ben freddi. Aggiungere il cucchiaio di
sciroppo d’agave e agitare bene, miscelando fino alla comparsa di una morbida
schiuma.
Servire freddo, aggiungendo a
piacere alcuni dei cubetti con lampone ghiacciato. E se dovesse avanzarvi
qualche lampone fresco.. gustatelo lentamente tra un sorso e l’altro!
Colgo inoltre l'occasione, seppur con qualche giorno di ritardo, di segnalarvi l'uscita del nuovo numero di Taste & More, n°7... semmai ancora non l'aveste letto! Cosa aspettate allora a perdervi con noi nell'incanto di piatti dal sapore esoterico, nel romanticismo di tenere ricette per celebrare l'amore o che possano accompagnare i vostri pomeriggi piovosi in compagnia di un buon té? Cosa aspettate a lasciarvi cullare dal fascino della manualità e del senso del tatto in cucina, dal miracolo di caldi e soffici lievitati, riempiendo la vostra casa con un gioioso e confortante profumino?
... Ecco, qui potrete trovare il link al quale sfogliarlo! A tutti voi, buona lettura e.. buon appetito!
Un pensiero d'amore possa giungervi infine per donarvi sogni meravigliosi.
Anche se non riesco a garantire assidua presenza, è certo che appena posso non mancherò di farvi visita.
Vi abbraccio!